Esperienze gratificanti per tutti i bambini

Le cinque origini del concetto di sé

Se la lezione si orienta sulle cinque origini del concetto di sé risulta più facile risvegliare l’interesse degli allievi.
Fumetto: descrizione dell'esercizio

La seguente tabella mostra in che modo il corpo insegnanti può adeguare le lezioni per consentire soprattutto agli allievi meno forti di fare esperienze sportive gratificanti.

Osservazione: l’origine del concetto di sé (alunni) è indicata per prima, seguita da un esempio e da una dichiarazione. Segue la messa in pratica dell’insegnante.

Origine del concetto di sé (alunni): Le attribuzioni dirette

I riscontri diretti, in particolare di persone che contano (ad es. genitori, fratelli, insegnanti, allenatori) vengono integrati nel concetto di sé e permangono a lungo nella memoria.

  • «È piacevole essere elogiati in questo modo.»
  • «Senza gli incoraggiamenti del mio insegnante di educazione fisica avrei mollato da tempo.»

In pratica (docenti): Fornire un feed back

Accrescere il numero di riscontri positivi. Attribuire la causa del successo all’impegno dell’allievo (stile di attribuzione a variabili interne). Convincere gli allievi che le competenze possono essere migliorate attraverso l’impegno. Considerare gli errori come un’opportunità di apprendimento.

  • «Complimenti per il tuo impegno! Se continui così,  raggiungerai sicuramente il tuo obiettivo!»

Origine del concetto di sé (alunni): Le attribuzioni indirette

Attraverso l’osservazione del comportamento dei compagni e dei docenti, vengono integrate indirettamente delle caratteristiche nel concetto di sé.

  • «Qui mi sento a mio agio e non ho paura di essere escluso.»
  • «Il mio ‘sore di ginnastica crede in me.»

In pratica (docenti): Creare un clima di apprendimento sereno

Promuovere l’accettazione e il sostegno reciproci degli allievi (Peer-Tutoring). Non lasciare scegliere. Dare fiducia a tutti i ragazzi.

  • «Qui ci sosteniamo a vicenda. Nessuno umilia nessuno.»
  • «Posso insegnare qualcosa anche agli allievi più deboli!»

Origine del concetto di sé (alunni): Le autoattribuzioni comparative

Gli allievi si confrontano tra loro e integrano le informazioni acquisite nel concetto di sé.

  • «Saltano tutti molto più in alto di me!»
  • «Segnano reti a ripetizione e io non riesco manco a toccare la palla.»

In pratica (docenti): Personalizzare la lezione

Ridurre al minimo i confronti verticali (ad es. ogni tanto separare gli allievi più forti da quelli meno performanti e lasciare che giochino tra di loro o promuovere le prestazione di squadra). Adeguare compiti ed esercizi ai presupposti e alle necessità degli allievi (ad es. semplificare i giochi). Variare i requisiti. Coinvolgere gli allievi nelle decisioni. Lasciare tempo a sufficienza per imparare.

  • «I principianti giocano sul campo 1 e gli avanzati sul campo 2.»
  • «Bisogna afferrare la palla.»

Origine del concetto di sé (alunni): Le autoattribuzioni riflessive

Osservando il proprio stato d’animo e i propri comportamenti, gli allievi traggono conclusioni in merito alle loro capacità e caratteristiche personali.

  • «Oggi ho segnato quattro goal. Sono stato bravo!»
  • «Ho già migliorato tre volte il mio risultato – se continuo a darci dentro, salterò ancora più lontano!»

In pratica (docenti): Incoraggiare l’osservazione e la riflessione 

Porre agli allievi domande di riflessione e assegnare incarichi di osservazione. Mettere in luce i progressi attraverso feedback, video, tabelle o diari di apprendimento.

  • «Che cosa ti è riuscito particolarmente bene oggi?»
  • «Dai un’occhiata alla tabella: hai già superato tre volte il tuo record personale.»
  • «Posso farti un video così vedi cosa sei riuscito a fare?»

Origine del concetto di sé (alunni): Le autoattribuzioni ideazionali

Gli allievi riproducono esperienze passate quali «immagini interiori» o si proiettano nel futuro con modelli immaginari della loro persona.

  • «Se sono riuscito a segnare quattro goal la scorsa settimana, riuscirò anche oggi!»
  • «Non vedo l’ora che arrivi la prossima settimana perché sento che riuscirò a giocare benissimo.»

In pratica (docenti): Formulare dei traguardi intermedi

Suddividere l’apprendimento di nuove abilità in traguardi intermedi raggiungibili. Gli allievi si rendono conto di ciò che riescono già a fare e sono motivati a esercitarsi oltre. Lasciare che perseguano i loro obiettivi.

  • «Hai imparato ad afferrare il diabolo e a farlo girare. Ora qual è il tuo prossimo obiettivo?»
  • «Sei già capace di giocolare con due palline – sarai molto soddisfatto quando ci riuscirai anche con tre!»

Le cinque origini a cui attinge l’essere umano per raggiungere la conoscenza di sé secondo Conzelmann et al. (2011, pag. 78) e la loro trasposizione nella lezione di educazione fisica per promuovere gli allievi meno forti.