Sport e integrazione

La magia del rafroball

Nel 2018 mobilesport.ch propone una novità ai propri lettori: un servizio composto esclusivamente di filmati dedicato allo sport come inclusione sociale. La redazione di mobilesport.ch ha voluto scoprire il rafroball, una disciplina sportiva che offre la possibilità a disabili e persone normodotate di praticare insieme un’attività fisica.

Vivere l’esperienza di uno sport di squadra è possibile anche se si soffre di disabilità motoria, mentali, sensoriali (visiva, uditiva o altro). Il rafroball è una disciplina sportiva che consente a tutti (persone disabili e normodotate) di vivere momenti intensi di condivisione, in allenamento o durante le partite di campionato, .

Per conoscere meglio questo sport all’insegna dell’integrazione sociale, la redazione di mobilesport.ch ha partecipato con grande entusiasmo e curiosità a un allenamento del gruppo Rafro Bern di Ostermundingen (BE). Le impressioni di questa serata le abbiamo raccolte in tre filmati, ognuno dei quali illustra un aspetto particolarmente rilevante della nostra esperienza: come le emozioni,  che questo incontro ravvicinato con una disciplina ancora poco conosciuta ci ha regalato, e naturalmente le regole di cui è composta e con cui siamo stati confrontati non senza qualche difficoltà iniziale. Christophe Murisier, allenatore e cofondatore del gruppo RafroBern (sito internet), parla anche del percorso che lo ha portato a seguire la formazione per diventare monitore-disabilità.

In piedi o seduti, a ognuno il suo ruolo

Nel rafroball, i portatori di handicap giocano in piedi o su una sedia a rotelle, in funzione delle loro possibilità, mentre le persone normodotate si siedono su una carrozzella o spingono quella di un giocatore disabile, fungendo da «motore».

Una squadra è costituita da cinque membri, fra cui un massimo di due giocatori normodotati . A ogni partita, della durata  di due tempi di 15 minuti, sono assegnati tre arbitri: quello principale, che fischia sul campo da gioco, il giudice arbitro, che si occupa di trascrivere i risultati, e l’arbitro assistente che ha il compito di segnalare con la sua bandierina eventuali falli di gioco.

Uno sport con origini svizzere

Il rafroball è nato una ventina di anni fa dalla mente di quattro amici di Sierre, nel canton Vallese, che ambivano a praticare insieme un’attività sportiva. Ma quando si è in sedia a rotelle, come è il caso per uno di loro, realizzare questo sogno non è affatto facile…  Così, hanno deciso di scegliere delle parti di gioco del calcio, della pallamano e della pallacanestro, inventato qualche regola originale e formato una squadra. Il nome di questa nuova disciplina sportiva accessibile a TUTTI deriva dalle iniziali dei loro cognomi: Thierry RApillard, Lionel e Jonas FROssard, Prince BALLestraz.