Allenamento della forza per atlete: Approcci basati sull’evidenza
Lo sviluppo mirato e a lungo termine della forza massimale ed esplosiva è fondamentale per una prestazione specifica alla disciplina sportiva e per prevenire eventuali lesioni. Soprattutto durante la pubertà, i parametri rilevanti per la forza si sviluppano in modo diverso tra donne e uomini. Se si misurano massa e forza muscolare in relazione al peso corporeo, il potenziale di sviluppo dopo l’adolescenza sembra essere il medesimo. Allora, perché tutto questo clamore sulle differenze di genere nell’allenamento della forza? Le diverse condizioni ormonali sono veramente così importanti?
Autori: Rahel Heynen, collaboratrice scientifica e Jan Seiler, esperto di allenamento della forza, responsabile gruppo specialistico Fisiologia dello sport Forza SUFSM Macolin; Dr. med. Sabrina Vollrath, specialista in ginecologia e ostetricia, Frauenklinik, Inselspital Berna e medicina sportiva, SUFSM Macolin
Contenuti

«Quando mi sento forte, mi sento meglio in generale e ho più fiducia in me stessa. E tutto mi sembra più facile!»
Angelica Moser, astista
Differenze fisiologiche tra i muscoli maschili e femminili e il loro effetto sulle prestazioni
Uomini e donne si differenziano per la distribuzione delle fibre muscolari di tipo I e di tipo II. A causa della maggiore superficie trasversale proporzionale delle fibre di tipo II, gli uomini presentano generalmente un fenotipo muscolarea più rapido. Questo consente loro un aumento assoluto più elevato della massa e della forza muscolare. Rapportati al peso corporeo o al livello iniziale, entrambi i sessi mostrano tuttavia adattamenti comparabili all’allenamento di forza (cfr. bibliografia).¹
Le prestazioni sportive che dipendono dalla forza esplosiva sono meno eclatanti nelle donne poiché hanno un quantitativo maggiore di fibre di tipo I. Tuttavia, nelle discipline sportive che richiedono forza, il livello di prestazione specifico allo sport sembra spesso avere un influsso maggiore sulla distribuzione delle fibre muscolari rispetto al genere.2
I dati raccolti negli anni dalla diagnostica delle prestazioni presso l’UFSPO di Macolin indicano che atlete e atleti della stessa disciplina sportiva non mostrano grandi differenze a livello di forza massimale relativa degli arti inferiori. A livello di forza esplosiva, gli uomini ottengono performance chiaramente migliori. Per quanto riguarda gli arti superiori, si osservano differenze più evidenti tra i generi.3
Effetti degli ormoni sessuali sull’efficacia degli stimoli di allenamento della forza
Un aumento sproporzionato della concentrazione di testosterone negli uomini a partire dalla pubertà è considerato un fattore determinante per il rapido sviluppo delle differenze di prestazione specifiche per genere.1 Tuttavia, l’effetto ormonale non dipende soltanto dalla quantità di ormoni, bensì anche dal rapporto inter-ormonale e dalla loro interazione.4 Non è ancora scientificamente evidente se le reazioni ormonali acute indotte dall’allenamento della forza abbiano un effetto sull’attivazione di un segnale di ipertrofia e sull’aumento della forza muscolare.5
Nelle donne, un’elevata concentrazione di estrogeni verso la fine della prima metà del ciclo e un ulteriore aumento del testosterone attorno all’ovulazione migliorano l’ambiente anabolico. Invece, nella seconda metà del ciclo il forte incremento del progesterone ha un effetto inibitorio sull’ambiente anabolico, riducendo tendenzialmente la proliferazione delle cellule satelliteb.4
Nelle singole fasi del ciclo, finora non è stata osservata alcuna differenza a livello di sintesi proteica, né a riposo, né subito dopo gli stimoli di allenamento della forza.6,7 Per i processi di adattamento, sembrano essere più importanti gli stimoli meccanici, l’attivazione di cellule satellite e delle vie di segnale intracellulari nonché fattori di crescita locali.8
Effetti dell’allenamento della forza a seconda dell’età di inizio dell’attività
Se si considera l’età biologica, le ragazze sono avanti in media di circa due anni rispetto ai ragazzi. Dato che l’allenamento della forza strutturato nei giovani inizia solitamente a 13 anni, molte ragazze, a confronto con i ragazzi, perdono già una fase favorevole di maggiore adattabilità.9 Per quanto riguarda gli adattamenti ipertrofici ottimizzati a lungo termine, un inizio precoce dell’allenamento della forza porta probabilmente a un aumento duraturo dell’efficacia generale.10 La formazione della massa ossea, un processo completo all’80-90% alla fine dell’adolescenza, sarebbe quindi fortemente favorita da un carico meccanico costantemente più elevato.11 Ciò conferma ulteriormente l’effetto preventivo dell’allenamento della forza per ottenere una maggior robustezza.12
«L’allenamento della forza per me è la base di tutto e mi consente di correre regolarmente e di rimanere in salute!»
Lilly Nägeli, mezzofondista

Allenamento specifico per genere o principi di allenamento validi per tutti?
Gli adattamenti neuromuscolari e morfologici dopo gli stimoli di allenamento della forza sono perlopiù indipendenti dal genere se misurati in relazione al peso corporeo.13 Si basano in primo luogo su un reclutamento più efficiente e su un aumento della frequenza di scarica delle unità motorie. Inizialmente, quindi, sono soprattutto i cambiamenti a livello puramente neuronale a determinare un aumento della forza.4,8
Dato che donne e uomini hanno un’eccitabilità neuronale paragonabile, anche gli adattamenti cellulari sono simili.1 Per la pianificazione dell’allenamento vanno perciò considerati soprattutto gli obiettivi individuali, le predisposizioni e i fattori influenzabili (cfr. ill. 2).
Il mito dell’allenamento basato sul ciclo
Attualmente non disponiamo di sufficienti prove basate sull’evidenza a sostegno dell’allenamento della forza basato sul ciclo.14 Singoli studi dimostrano tuttavia che aumentare la frequenza dell’allenamento della forza nella prima metà del ciclo può avere effetti positivi sulla forza e sullo sviluppo muscolare.15,16 Ma la qualità di questi studi è complessivamente piuttosto scarsa, in particolare a causa delle dimensioni insufficienti dei campioni e di una registrazione e identificazione spesso carente o vaga delle effettive fasi del ciclo mestruale. Le differenze tra le donne e tra i cicli di una stessa donna spesso rendono inoltre difficile poter disporre di protocolli di studio standardizzati.14
Va invece presa assolutamente in considerazione la percezione soggettiva, psicologica e fisiologica delle fluttuazioni ormonali. Lo stesso vale per i sintomi premestruali e i dolori mestruali. Questi disturbi legati al ciclo, che possono ridurre la disponibilità all’allenamento, dovrebbero essere usati in modo mirato per autoregolarsi. La situazione ormonale, difficile da determinare e spesso valutabile in modo molto approssimativo, attualmente non deve assumere un ruolo di primo piano a causa della scarsità di dati disponibili.17,18

«Ottimizzare in base al ciclo… secondo me questo è l’approccio giusto. Per riuscire a sviluppare piani di allenamento il più possibile personalizzati, consideriamo atlete (e atleti) nel loro insieme, definendo stimoli di allenamento mirati ed efficaci. Soprattutto nell’allenamento della forza, questo richiede un controllo strutturato del volume e dell’intensità. Le caratteristiche individuali del ciclo offrono un’ulteriore opportunità di ottimizzazione, che dovrebbe essere sfruttata in modo mirato.»
Adrian Rothenbühler, allenatore e collaboratore della Formazione degli allenatori Svizzera
Contraccettivi ormonali combinati e sviluppo della forza
L’uso di contraccettivi ormonali combinati è stato a lungo associato a un effetto negativo sui parametri rilevanti per la forza, dato che riducono l’attività degli androgeni .19 Tuttavia, questo tipo di contraccettivi non mostra un’influenza chiara sulla sintesi proteica muscolare e sullo sviluppo della forza. Con un uso mirato dei contraccettivi ormonali, si possono stabilizzare i disturbi legati al ciclo e, di conseguenza, migliorare la disponibilità all’allenamento e l’efficacia degli stimoli durante l’allenamento della forza. 6,20,21
Affaticamento e recupero dell’organismo femminile
La diversa resistenza alla fatica tra donne e uomini varia molto in base ai singoli gruppi muscolari e talvolta è inesistente.22 Le differenze di genere presentate nell’illustrazione 4 variano fortemente anche a seconda del tipo di contrazione e della durata dello sforzo (continuo vs intermittente).23
Con un’intensità di >80% 1RM e nel confronto tra donne e uomini con lo stesso livello di forza relativo, le differenze si riducono in generale. Per quanto riguarda le pause tra le serie, i volumi intrasessionale e la densità di stimoli, possono essere utili una programmazione e una pianificazione dell’allenamento specifiche per genere.3
Consigli pratici

1. Principi di allenamento validi per tutti: Le atlete traggono dall’allenamento della forza gli stessi benefici degli atleti. Ogni pianificazione dell’allenamento deve basarsi sugli obiettivi individuali, le predisposizioni e i fattori di efficacia rilevanti per l’allenamento e non il genere.

2. Inizio precoce dell’allenamento della forza strutturato: Al più tardi dall’inizio della pubertà, devono essere introdotti dei programmi strutturati per l’allenamento della forza che migliorano la capacità neuromuscolare, la qualità ossea e quindi direttamente le prestazioni specifiche alla disciplina sportiva.

3. Considerazione del ciclo mestruale: Gli sbalzi di umore e i dolori legati al ciclo dovrebbero essere usati in modo mirato per regolare l’allenamento individuale. In un contesto di allenamento sportivo, bisognerebbe poter contare su un ciclo sano e regolare, fondamentale per definire stimoli efficaci nonché controllare il carico di lavoro.

4. Controllo del recupero e del carico: Solitamente le atlete hanno una maggiore resistenza alla fatica e necessitano di meno tempo per il recupero rispetto agli atleti. Di conseguenza, tollerano meglio le serie di allenamenti che sfiorano il cedimento muscolare e possono essere sottoposte a un volume di allenamento più intenso in determinate fasi.

5. Strategie preventive di allenamento della forza: Durante la fase di crescita, nelle atlete si osserva una maggiore predisposizione alle lesioni. Pertanto, è importante mettere in atto tempestivamente e a lungo termine strategie preventive con programmi di allenamento della forza mirati. L’aumento della forza massimale e delle capacità neuromuscolari in generale si rivela essere davvero efficace.

6. Assunzione di contraccettivi: Oltre all’effetto contraccettivo, la soppressione dell’ovulazione tramite un contraccettivo può alleviare i disturbi legati al ciclo, come dolori o sbalzi d’umore, e portare così a un maggior numero di giorni con una percezione soggettiva di migliore efficienza. I contraccettivi ormonali combinati riducono leggermente il livello di androgeni, ma non sembrano influenzare la forza muscolare. La scelta del metodo contraccettivo dovrebbe essere fatta in modo individuale e in base alle esigenze. È consigliabile una consulenza da parte di una ginecologa o un ginecologo.
«Un allenamento della forza di elevata qualità durante la fase di preparazione e di competizione mi aiuta ad affrontare le curve senza compromessi e ad avere grande fiducia nelle mie capacità.»
Wendy Holdener, campionessa di sci

Conclusione
Un’analisi e una classificazione accurate dello stato attuale della ricerca mostrano che i principi di base dell’allenamento della forza sono validi per entrambi i generi. Con un allenamento della forza sistematico, le atlete possono ottenere un’elevata efficacia dello stimolo. La capacità di uno stimolo di produrre un determinato risultato dipende dal modo in cui vengono presi in considerazione fattori individuali che possono essere influenzati dalle fluttuazioni ormonali. Per poter tener conto in modo ancora più mirato delle differenze di genere nel processo di allenamento, servono altre ricerche di qualità elevata.
Glossario
a) Fenotipo muscolare: la composizione dei tipi di fibre muscolari, il profilo metabolico nonché le caratteristiche funzionali di un muscolo, che vengono influenzati da fattori genetici e dall’allenamento.
b) Proliferazione di cellule satellite: moltiplicazione delle cellule staminali muscolari attraverso la divisione cellulare dopo uno stimolo di allenamento o un danno muscolare. Questo processo è determinante per la crescita muscolare e la rigenerazione.
Maggiori informazioni
Presentazione
- Athletinnen im Krafttraining (pdf, in tedeso) | Jan Seiler, Rahel Heynen, Eidgenössische Hochschule für Sport Magglingen EHSM
Podcast
- «smartHER – the women’s sportcast». Ep. 41: Die Menstruation als Kompass für Gesundheit der Athletinnen | Petra Platen
- Breaking Fitness Myths: Women’s Health, Hormones & Muscle Growth Lifting Lindsay’s More Than Fitness | Dr. Lauren Colenso-Semple (Spotify)
- Strength Training for Women: Hormones Aren’t Your Enemy | with Dr. Lauren Colenso-Semple – YouTube
Bibliografia
- Fonti (pdf) (tedesco, inglese)