Tema del mese 11/2019

Flag football

Il flag football fonda le sue origini nel football americano. La differenza principale: la difesa non ferma il portatore di palla affrontandolo con un tackling, ma strappandogli una bandiera (flag) dalla cintura. Questo sport di squadra si presta ottimamente per le lezioni di educazione fisica nelle scuole professionali, in quanto offre varie opportunità di sperimentare a livello didattico, tecnico e metodico.
Foto: Dei ragazzi che giocano a flag football.

 

Negli ultimi 20 anni, il football americano ha aumentato la sua popolarità anche in Europa. I playoff della National Football League NFL vengono trasmessi su vari canali televisivi europei, mentre il «Super bowl» – il grande finale di stagione – nel 2019, ha attirato davanti agli schermi più di 170 milioni di telespettatori in 180 paesi. Un fatto, che rende il Super Bowl un mega-business per molti.

Esclusi i tackling duri

Il gioco molto fisico del football americano (chiamato anche tackle football) non si addice alle lezioni di educazione fisica  a causa della mancanza di attrezzature e dell’elevato rischio di infortuni. Perciò, negli anni ’90, è stata sviluppata l’idea di giocare a flag football a livello di sport popolare con la grande differenza che per fermare il giocatore avversario occorra strappargli la bandierina (flag) infilata nella sua cintura. In questo modo, i contatti fisici si limitano più o meno a quelli autorizzati nella pallacanestro. Tutto ciò rende superfluo l’equipaggiamento di protezione necessario nel football americano e dunque le spese di materiale sono limitate. Occorrono solo dei palloni, delle flags e degli oggetti di demarcazione.

Negli Stati Uniti attualmente circa 8 milioni di persone giocano a flag football e solo 500’000 al football americano. La Federazione internazionale di flag football sta cercando di diventare una disciplina olimpica. Un risultato che certamente aumenterebbe la popolarità del flag football nel mondo intero.

Promuovere le competenze interdisciplinari

Questo sport di squadra offre tante possibilità di gioco in un contesto di insegnamento partecipativo per classi eterogenee. In questo tema del mese non forniamo solo consigli su tecniche e tattiche di base, ma mettiamo in evidenza anche i vantaggi didattici e metodologici offerti da questo sport di squadra e mostriamo i legami esistenti con le competenze definite nel «Programma quadro per gli sport nelle scuole professionali».

Nel capitolo conclusivo descriviamo le competenze interdisciplinari come «Coinvolgere gli studenti nella scelta delle regole», «Chiarire e assumere ruoli nell’organizzazione e nel team», «Analizzare il gioco e dare feedback promozionali». Quest’ultima parte contiene anche delle schede di osservazione che mirano a promuovere le competenze descritte.

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