Coordinazione

Cinque qualità su cui puntare

Gli atleti che dispongono di una buona coordinazione motoria apprenderanno con facilità nuovi movimenti. È soprattutto tra i 6 e i 10 anni che i bambini riescono a migliorare nettamente le proprie capacità coordinative.

Partita di pallavolo. Inizia l’azione di attacco: l’alzatore passa la palla all’attaccante, il quale scatta (reazione) e compie tre passi (ritmo) verso la rete. Successivamente spicca un salto (equilibrio). In aria decide come colpire (differenziazione) e in che direzione lanciare la palla (orientamento). Un esempio, questo, che sottolinea l’importanza delle capacità coordinative in una disciplina sportiva, che sono necessarie per lo svolgimento di qualsiasi azione motoria. Tutte e cinque le capacità coordinative contribuiscono, anche se in misura diversa tra di loro, al successo.

Coordinazione: Cinque qualità su cui puntare
Le capacità di coordinazione vanno allenate per tutta la vita.

Una sincronizzazione a cinque

In ogni singola sequenza, che compone il gesto motorio, vengono coinvolte tutte e cinque le capacità coordinative (anche in questo caso in maniera differenziata). Per semplificare possiamo affermare quanto segue: l’attaccante, dopo aver spiccato il volo e prima di colpire la palla, deve reagire al blocco, orientando la schiacciata in base agli ultimi spostamenti effettuati dagli avversari.

La forza della schiacciata va calibrata a dipendenza della situazione che si presenta, in seguito occorre trovare il giusto equilibrio e – per realizzare uno smash efficace – è necessario compiere il gesto tecnico della schiacciata seguendo un determinato ritmo.

La coordinazione è il risultato di meccanismi complessi. La sfida consiste nel sincronizzare diversi elementi per ottenere l’azione desiderata. Una capacità di coordinazione non è mai fine a sé stessa ma è sempre intimamente legata ai fattori della condizione fisica. Nonostante questo collegamento, in teoria si distinguono cinque capacità coordinative: l’orientamento, la differenziazione, l’equilibrio, la ritmizzazione e la reattività.

Occorre inoltre precisare che durante lo svolgimento di qualsiasi azione motoria tutte e cinque queste capacità coordinative sono sollecitate, anche se in misura diversa.

Prendiamo ad esempio la piattaforma di bilanciamento, su cui si allena principalmente l’equilibrio.
Non bisogna comunque dimenticare che anche la capacità d’orientamento assume una grande importanza nello svolgimento del movimento, poiché grazie ad essa l’atleta riesce a definire i punti di riferimento nello spazio.

L’età ideale

L’età sensibile per lo sviluppo della coordinazione motoria è quella compresa tra i sei e i dieci anni. È in questa fascia di età che i bambini dovrebbero essere stimolati attraverso degli allenamenti variati e a indirizzo polisportivo, ciò che permetterebbe di ampliare il loro bagaglio motorio e con esso anche il repertorio delle competenze tecniche.

Uno dei compiti del docente di educazione fisica o dell’allenatore è dunque quello di impostare l’insegnamento in modo tale da sviluppare tutte e cinque le capacità coordinative. In questo modo si facilita l’apprendimento di nuovi gesti tecnici sempre più complessi. Ma è altrettanto importante che gli allievi continuino ad allenare le varie capacità durante tutta la loro vita.

Buono a sapersi
L’uso delle capacità coordinative è richiesto non solo nella pratica sportiva, ma anche nella vita di tutti i giorni. Grazie ad una buona coordinazione motoria è possibile ottimizzare il rendimento durante l’esecuzione di compiti motori che si presentano al lavoro, a casa o nel tempo libero.
È utile tuttavia chiedersi a cosa occorre prestare attenzione durante gli allenamenti della coordinazione e della tecnica.

Imparare è più facile che correggere: è quindi fondamentale acquisire subito il giusto schema motorio. Variare il più possibile: gli allenamenti improntati sulla variazione favoriscono l’apprendimento motorio.

Dal semplice al complesso: acquisire dapprima lo schema motorio, successivamente aumentare il grado di difficoltà degli esercizi attraverso la variazione.

Muoversi in libertà: i bambini e gli adolescenti imparano facilmente nuovi schemi motori soprattutto se viene offerta loro la possibilità di muoversi liberamente.

Prima la coordinazione, poi la condizione: durante l’allenamento, gli esercizi di tecnica e di coordinazione dovrebbero sempre precedere quelli di condizione fisica.

Meglio tardi che mai: i bambini sono molto sensibili all’apprendimento nell’ambito della coordinazione («L’età ideale»). Nel periodo puberale potrebbero invece presentarsi delle difficoltà a livello coordinativo, mai riscontrate prima di allora. La causa è da identificare nella crescita veloce delle ossa che sviluppa nel corpo un nuovo sistema di leve. Quindi, anche in questa fase è importante porre l’accento sulla stimolazione delle capacità coordinative. Svolgere esercizi coordinativi è molto importante anche per gli adulti e per gli anziani, in quanto permette loro di acquisire una maggiore sicurezza nei movimenti.