Pallacanestro

Il baskin è utile a tutti

Si ispira alla pallacanestro ed ha caratteristiche particolarmente innovative. Il baskin è stato pensato per permettere a giovani normodotati e diversamente abili di giocare nella stessa squadra. Un’inclusione nel vero senso del termine.

Baskin significa «basket integrato». Il gioco permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) a condizione che essi siano in grado di tirare a canestro. L’idea è nata a Cremona, in Italia, in un contesto scolastico ed è il frutto della collaborazione fra genitori, professori di educazione fisica e di sostegno.

Escludere atteggiamenti assistenziali

Il gioco valorizza il contributo di ogni giovane all’interno della squadra. Il successo comune dipende realmente dall’impegno di ogni singolo giocatore. Attraverso una personalizzazione della responsabilità di ogni giocatore durante la partita, si riesce a superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale».

Le regole

Il regolamento del baskin si riassume nei punti seguenti:

  • materiale: si utilizzano più canestri (due normali, due laterali più bassi); è permesso sostituire la normale palla con una di dimensione e peso diversi.
  • spazio: le zone protette consentono di tirare nei canestri laterali.
  • regole: ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello. Questi ruoli sono numerati da 1 a 5 ed hanno regole proprie (v. strumenti ((Link))).
  • consegne: un giocatore può svolgere il ruolo di tutor ed accompagnare più o meno direttamente le azioni di un compagno diversamente abile.
Giocare insieme, ma ad ognuno il suo ruolo.
Giocare insieme, ma ad ognuno il suo ruolo.

Ad ognuno il suo ruolo

Ogni squadra deve schierare obbligatoriamente un giocatore pivot e almeno due giocatori con ruolo n. 5. La somma dei ruoli non dovrà superare il valore 23. Ogni squadra ha 30 secondi di tempo per concludere l’azione a canestro. Sono consentiti aiuti difensivi tra giocatori dello stesso ruolo. Quando un giocatore marca un avversario di ruolo inferiore commette un’infrazione che viene punita con due tiri liberi e successiva rimessa da assegnare alla squadra di chi ha subito l’infrazione. Se il ruolo che la subisce è un n. 3 questi effettua i tiri liberi nel canestro laterale alto.

Poche differenze rispetto alla pallacanestro

I ruoli n. 5 possono eseguire al massimo tre tiri a canestro per ogni tempo. Per gli altri ruoli non ci sono limiti massimi. A differenza del basket, non esistono linee di tiro che consentono i tre punti, non si sanziona l’infrazione di campo e non vi sono limiti di tempo per superare la metà campo. Non esiste l’infrazione di tre secondi così come il bonus falli e la palla contesa.

Esperienze confortanti

Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questa nuova attività. Infatti nel baskin essi imparano ad inserirsi e ad organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione mettendo in gioco la propria creatività ed instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi con ragazzi diversamente abili permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé.

Buone esperienze

Le esperienze di sei anni di attività dimostrano che i risultati raggiunti sono considerevoli: è aumentata la fiducia in se stessi, la capacità di coniugare il sacrificio al piacere, sono cresciute le abilità psicomotorie e quelle di interazione con i ragazzi e con gli adulti.