Costruire

Nel processo di allenamento, è opportuno valutare se sono state pianificate misure superflue. Nella progressione dell’allenamento dallo sport di prestazione allo sport di punta, le linee guida diventano sempre più severe e l’efficacia dei metodi di allenamento acquista sempre maggiore importanza. L’immagine della «costruzione» può aiutarci ad analizzare il processo di pianificazione di fasi di allenamento efficaci e dei loro collegamenti.

Per «costruire», disponiamo di diversi elementi (metodo, volume, intensità ecc.), parametri allenanti che servono a strutturare il risultato finale nel modo più efficace possibile. È importante costruire un «edificio» solido e stabile, che duri nel tempo, che sia altamente funzionale e privo di inutili ostentazioni.

Grazie a un progetto di costruzione intelligente, una sessione di allenamento offre un’ampia gamma di possibilità per aumentare l’efficacia degli elementi cardine.

Il riscaldamento deve rispecchiare il contenuto principale dell’allenamento. Dobbiamo quindi riflettere sui requisiti necessari per poter poi affrontare l’allenamento vero e proprio. In altre parole, ci prepariamo ad affrontare la «fase di costruzione» e la costruzione finale.

Idealmente, il riscaldamento dovrebbe sempre permettere di costruire il contenuto principale dell’allenamento.

Per poter costruire in maniera ottimale, è fondamentale analizzare i requisiti richiesti dalla «struttura». Troppo spesso durante la fase di riscaldamento vengono inseriti elementi non necessari e, soprattutto, che richiedono troppe risorse.

È utile vedersi come «progettista» anche nell’apprendimento delle tecniche. Che tipo di «struttura» si intende costruire? In base a ciò, quali elementi occorre preparare in anticipo per realizzare un edificio stabile?

Durante la fase di costruzione, è importante evitare di combinare elementi (esercizi, metodi) qualsiasi, bensì inserirli sempre nel contesto dell’obiettivo principale (l’edificio).

«Ciò che costruisco oggi, può essere ampliato domani»: un’idea da cui trarre ispirazione per programmare una settimana di allenamento.

È opportuno riflettere sulla natura delle sessioni di allenamento cardine nel corso della settimana e su come aumentarne l’efficacia nel migliore dei modi. Un approccio che può essere costruito in maniera ottimale con le sessioni precedenti.

La catena di pensiero segue sempre la metafora del progetto di costruzione, per evitare di compiere passi che non sono nell’interesse dello sviluppo complessivo. Si tratta anche di ottimizzare le fasi di lavoro per ottenere una maggiore efficacia. L’allenamento non deve mai consistere in una selezione casuale di esercizi. Cerchiamo di immaginare che genere di edificio sorgerebbe procedendo in questo modo!

Pianificando i vari mesocicli di allenamento, è importante riflettere su aspetti quali il cambio di stimoli e la monotonia. Troppo spesso noi allenatrici e allenatori tendiamo a temere la monotonia. Da un lato, a buon diritto, poiché gli esercizi monotoni a lungo termine non favoriscono lo sviluppo. Dall’altro, però, è necessaria una certa costanza per incentivare un adattamento del corpo.

Soprattutto quando si pianificano le combinazioni di esercizi per l’allenamento della forza, non ha senso demolire con altri esercizi un livello di prestazione appena costruito. O per usare la nostra metafora: cambiare lo stile di costruzione. Cerchiamo quindi di introdurre nuovi stimoli, ma sempre sulla base di ciò che abbiamo già costruito.

Come accennato nell’introduzione, proprio le intensità (velocità, esplosività, forza massimale) propongono interessanti opzioni di costruzione. Si tratta sempre di capire come si raggiunge un livello di intensità superiore (più veloce, più forte) e come mettere a frutto questo nuovo livello. In tal senso, diventa particolarmente interessante l’idea della costruzione. Non va demolito ciò che è stato appena costruito. È molto più stimolante continuare a sviluppare il progetto.

Possono essere utilizzati diversi metodi di allenamento per raggiungere un livello di intensità superiore.

Una volta raggiunto un livello di intensità, è opportuno sfruttarlo anche per la fase successiva e non demolirlo, anche se dovesse essere necessario investire nuovamente nell’allenamento di base. Anche le periodizzazioni a più picchi possono essere utili se non è prevista una fase di competizione. Se, ad esempio, in una prima fase di competizione è stato raggiunto un livello di intensità richiesto dalle condizioni di competizione, utilizziamo questo livello anche per la seconda fase di costruzione. In altre parole: continuiamo a costruire e non lasciamo crollare la struttura.

Per poter ottenere una costruzione finale solida e stabile, è opportuno seguire un progetto e apportare piccoli adeguamenti a ciò che abbiamo creato per trovare nuovi stimoli, ma continuando sempre a lavorare sulla struttura nella sua totalità.