Sport e inclusione – Attività in acqua – Nuoto

Stile rana

Durante questo esercizio gli allievi imparano a mettere in pratica importanti caratteristiche dello stile rana.

Gli allievi nuotano una vasca a rana, badando a piegare bene le braccia durante la fase di trazione. Attenzione alla coordinazione corretta tra bracciata e respirazione nonché all’espirazione in acqua.

Esempio pratico: l’allievo con disabilità cognitive viene aiutato a trovare la posizione corretta delle braccia con immagini chiare e accompagnamento nell’acqua.

Adeguamenti in caso di disabilità

  • visiva: nuotare lungo la linea, indicare la fine della corsia picchiettando sulla testa.
  • motoria: in caso di paralisi delle estremità inferiori, ogni due bracciate inspirare per migliorare l’assetto in acqua.

Informazioni generali in caso di disabilità

  • visiva: evitare l’aumento della pressione oculare – attenzione nel trattenere il fiato e nei tuffi!
  • uditiva: niente tuffi in caso di lesioni del timpano!
  • percettiva e comportamentale: la percezione acustica e ottica alterata nell’acqua e sott’acqua aumenta l’insicurezza.
  • cognitiva: gli effetti creati dalla luce e dall’acqua nonché il rumore distolgono l’attenzione.
  • motoria: importanti asimmetrie fisiche rendono più difficile mantenere un
    buon assetto in acqua; muovendosi meno, il corpo si raffredda più rapidamente; calze o scarpette da piscina permettono di evitare lesioni ai piedi; in caso di idrocefalo, prudenza con i tuffi (compensazione della pressione).
  • epilessia: il rumore e il riflesso della luce possono scatenare una crisi – garantire l’accompagnamento/l’osservazione.