Creare problemi reali
I movimenti sono da intendere come delle azioni che servono a risolvere compiti e problemi quando il loro apprendimento è molto più dell’emulazione di una dimostrazione. In questi casi, l’aiuto di partner o attrezzi può risultare molto utile.
Il vastissimo repertorio di movimenti sportivi può essere suddiviso in categorie molto diverse. Una di queste categorie si divide in azioni motorie strumentali (azioni-obiettivo) e azioni motorie orientate allo svolgimento («acrobazie del movimento»).
Come indica il termine stesso, le azioni-obiettivo sono dei metodi d’azione che hanno lo scopo di risolvere un problema. Si tratta per esempio di un rigore nel calcio, un canestro nella pallacanestro o un salto in alto nell’atletica leggera.
Alle azioni motorie orientate allo svolgimento è invece più difficile assegnare un significato preciso. Si tratta per esempio di piroette, di salti mortali o di uscite da sotto con oscillazione alla sbarra. In altre parole, l’effetto ottenuto con un’azione motoria di questo tipo è quantificabile solo in modo limitato. Le azioni motorie orientate allo svolgimento, in un certo senso, non perseguono un obiettivo. Pertanto, si parla anche di «acrobazie del movimento» (cfr. Bähr, 2008, 2008; Scherer, 2010). Molte domande relative alla tecnica delle acrobazie del movimento possono essere aggirate cercando di rendere tangibile il problema che deve essere risolto tramite l’azione (cfr. Scherer, 2010).
Semplificando: «Se sai PERCHÉ fai qualcosa oppure quale effetto ne deve risultare, ti risparmi molti pensieri sul COME raggiungerlo o quale tecnica usare».
Due esempi |

