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Oro, argento e birra

Per ben tre volte – da quando, nel 1896 si svolsero le prime Olimpiadi dell’età moderna – Londra è stata scelta come sede dei Giochi. E non a caso, sostiene Antonio Caprarica, autore di questo libro.

Infatti, se si scorre un elenco delle discipline più popolari e praticate al mondo, si scoprirà, per la maggior parte di esse, una inconfutabile genealogia inglese: calcio e baseball, tennis e ippica nascono nell’Isola, per esempio, e hockey, boxe e polo devono le loro regole ai sudditi di Sua Maestà.

Per non parlare dello spirito che dovrebbe ispirare la più pura condotta agonistica e che, in tutto il mondo, si definisce con una tipica espressione anglosassone: fairplay.  Raccontare le edizioni londinesi dei Giochi Olimpici diventa così l’occasione per indagare la storia e le curiosità di questa passione nazionale e per rivivere le emozioni di sfide epocali.

Il dramma di Dorando Pietri, il garzone emiliano che nel 1908 entrò nella leggenda perdendo di un soffio la maratona ma commuovendo fino alle lacrime la regina Alessandra. La gara di tiro alla fune che, nello stesso anno, provocò quasi una guerra fra inglesi e statunitensi e l’incredibile rimonta dell’olandese Fanny Blankers-Koen che, dopo aver vinto tre medaglie d’oro, rischiò di perdere la finale della staffetta 4×100 del 1948 attardandosi a fare shopping!

Un racconto ricco di sorprese e di umorismo, che delizierà gli amanti dello sport, della storia e della vecchia Inghilterra.